Elektia, Eximius ed Athos: le nostre etichette rappresentano con i loro nomi l’importanza che diamo alle origini di questo meraviglioso prodotto che la nostra terra ci dona. Non a caso, infatti, abbiamo scelto di chiamare le nostre varietà con questi appellativi storici: noi di Olio Traldi crediamo nel valore che la storia può comunicare e con questa scelta abbiamo deciso di valorizzare il ruolo che Etruschi, Greci e Romani hanno avuto nell’evoluzione e nell’utilizzo dell’olio d’oliva.
La storia dell’olio d’oliva ha origini molto lontane. I primi documenti che parlano di olio risalgono al I secolo d.C.: uno tra i più famosi agronomi del tempo, Columella, celebra nel suo trattato sull’agricoltura “De Rustica” l’albero d’olivo definendolo “Olea prima omnium arborum est”, ossia fra tutti gli alberi il primo posto spetta all’olivo. Questo splendido albero ha infatti rappresentato per l’antichità una fonte inesauribile di usi, divenendo nel tempo un simbolo di pace, abbondanza, gloria e purificazione.
I diversi usi dell’olio d’oliva
Gli utilizzi che ne venivano fatti erano molteplici e sorprendenti. I Greci ed i Romani utilizzavano l’olio d’oliva in particolare per la cura del corpo: l’olio veniva scelto per le proprietà detergenti, protettive e, unito ad erbe e fiori, veniva usato come unguento profumato. L’olio d’oliva si utilizzava inoltre per la preparazione di medicamenti e impacchi curativi, utili per alleviare il prurito, curare le punture di insetti e di piante e lenire la pelle dalle ustioni.
L’uso in cucina dell’olio d’oliva nell’antichità romana rivela che era l’unico condimento utilizzato ma era necessario che il famoso “oro verde” fosse sottoposto a salatura: Plinio racconta infatti che l’olio d’oliva aveva un sapore acre e se non veniva salato si condensava e diventava rancido. Per questo motivo uso dell’epoca era quello di conservare le olive e spremerle all’occorrenza per ottenere l’olio.
Alcune ricerche hanno stimato il consumo di olio nell’antichità: almeno 55 litri di olio all’anno consumato da ogni cittadino adulto di cui 30 utilizzati per l’igiene del corpo, 20 in cucina, 3 per l’illuminazione o per lubrificare, 2 per usi rituali e come medicamento.
Un aspetto molto interessante è sicuramente il processo di produzione dell’olio d’oliva. Come ci racconta il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, moltissimi scrittori latini di agricoltura e i più celebri Catone, Plinio e Columella hanno trasmesso numerosi insegnamenti sulla coltivazione dell’olivo e sulla produzione dell’olio, descrivendo dettagliatamente gli strumenti e le macchine utilizzate dai Greci e dai Romani. È dall’ingegno degli uomini antichi e dalle importanti nozioni trasmesse che al giorno d’oggi riusciamo ancora ad utilizzare alcune delle strumentazioni utilizzate nell’epoca antica.
Noi di Olio Traldi siamo fieri delle nostre etichette dai nomi che evocano personaggi antichi e del meraviglioso olio extravergine d’oliva che le caratterizza: ogni giorno ci dedichiamo con cura e dedizione ai nostri alberi con la stessa passione e celebrazione che gli antichi dimostravano verso i frutti che queste meravigliose piante sono in grado di offrire.